Perchè far realizzare i siti web ai professionisti?
L’argomento è stato toccato molte volte sul web e nella vita di tutti i giorni, ma, a mio parere, ancora non abbastanza. Per creare un sito web in fondo ci vogliono relativamente poche cose: un minimo di conoscenza dell’argomento, un computer e tanta voglia. Lo stesso non si può dire per un sito web di successo, un sito web completamente a norma con le leggi in vigore, un sito web a misura di utente e visitabile da qualunque dispositivo.
Ecco, le grandi pecche che si possono notare in un sito creato da non professionisti (bisogna precisare che per professionista non intendiamo uno che si spaccia per tale, ma uno con riconosciute doti e conoscenze nel campo) possono essere riassunte in questi 4 punti:
– Successo e visibilità
– Legalità
– User-friendliness (semplicità di utilizzo)
– Responsiveness (adattamento a tutti i dispositivi)
Per tutte le professioni capita che ci sia “quello che te lo fa a meno perché è un amico/parente/amico di un parente/parente di un amico” o addirittura quello che ti fa un lavoro GRATIS. Adesso non tocchiamo l’argomento del lavoro gratuito, che già di per sé è una contraddizione, e della sua colpa di far precipitare i prezzi dei servizi, nonché la loro qualità. Piuttosto vorrei parlare di quelle volte, che poi sono la maggior parte, in cui il lavoro gratuito viene fatto da non esperti, dilettanti o presunti esperti. In particolar modo nel campo (fin troppo vasto) dell’informatica c’è chi pensa, naturalmente, “ehi, tu che sei bravo con il computer, perché non fai un sito per Tizio?”. E’ un classico. Chi è nel campo sa di cosa parlo, ma anche chi non lo è penso possa immaginare la frustrazione che sale quando fai il tuo preventivo ribassato al massimo perché ormai perdere un lavoro è una tragedia e i prezzi devono essere sempre più bassi e ancora più bassi del “basso”; a quel punto, dopo le classiche due settimane (se non di più) di attesa, si fanno risentire (quelle poche volte che si fanno risentire) e ti dicono “guarda, grazie, ci abbiamo pensato ma lo facciamo fare al figlio di Caio che è bravo coi computer, sai, bisogna far lavorare i giovani…”. Un classico.
Ora voglio precisare una cosa. Non me la prendo con chi decide di aprire il blog in cui scrivere dei suoi cappelli realizzati in carta riciclata e piume di pellicano e si rivolge all’amico o al figlio o lo fa da sé. Nemmeno con chi sta creando la sua bella lega di fantabocce e vuole avere un forum in cui discutere con i propri amici bocciofili di chi è andato più vicino nel torneo del paese.
Questo articolo si rivolge a quelle aziende, quei professionisti che decidono di mettersi sul web, creare la propria immagine su internet, magari per farsi conoscere maggiormente o addirittura per incrementare il proprio fatturato e poi si rivolgono al figlio del cugino che ha 12 anni e sa usare Facebook a meraviglia, o ancora meglio (peggio!) se lo fanno da soli perché hanno dato l’Ecdl. Ecco. Posso capire i problemi economici, la recessione, la crisi, le bollette, l’abbonamento a Sky. Se però un’azienda decide di buttarsi nel mondo del web DEVE essere consapevole che il solo farlo NON porterà nuovi clienti automaticamente. Anzi, finché l’utente medio non trova il tuo sito va ancora bene, ma se lo trova e: fa schifo graficamente, non si riesce a navigare tramite mobile, non si apre, non si trova ciò che si cerca… beh, qui sì che si fa una bella figura di m***.
Riprendendo i punti all’inizio dell’articolo, un sito fatto da utenti inesperti il 60% delle volte non è user-friendly. Ciò significa: utenti che arrivano al sito, provano a cercare un’informazione che a loro può essere utile o provano a contattare direttamente dal sito l’azienda e non ci riescono o non trovano ciò che vogliono. Ecco dei potenziali clienti persi!
Giusto per chiarire: ci sono persone che studiano esclusivamente il modo con cui rendere un sito il più accattivante e il più user-friendly possibile… Non tutti possono.
Forse più del 70% dei siti fatti da inesperti non è responsive o adattivo. Ebbene sì, in Italia la maggior parte dei siti web fatti da web agency o da web designer professionisti non si adattano ai dispositivi mobili o addirittura non si aprono proprio (questo perché ci si ostina a usare tecnologie giurassiche come Flash).
Non parliamo di successo e visibilità perché è ovvio che un inesperto non può sapere in che modo farsi trovare (e parlo di SEO e posizionamento su Google per esempio) né in che modo farsi pubblicità su internet. Anche qui ci sono persone che studiano solo quello e che fanno solo quello di mestiere. Anche qui non c’è paragone.
Ultimo ma non meno importante: la legalità. Purtroppo in pochi riescono veramente ad essere sempre aggiornati sulle leggi che regolamentano il web e ovviamente chi non è del mestiere può esserne solo svantaggiato. Per questo motivo ad oggi ci sono ancora siti che non hanno una politica della privacy o non si sono ancora regolati con la nuova normativa sui cookie. Il fatto è che qui non si parla di ricadere in potenziali clienti insoddisfatti, ma bensì in possibili sanzioni!
Questi e altri sono i motivi per cui le aziende che vogliono affacciarsi sul mondo del web così come i liberi professionisti e i lavoratori autonomi dovrebbero affidarsi a specialisti di settore, a gente che fa quello per lavoro, ai veri professionisti della realizzazione di siti web. Perché senza un sito web funzionale, utilizzabile, visibile per l’utente medio un sito web rimane totalmente inutile.
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